La natura che mi circonda

Approfondimenti sulla natura nelle Gole del Piottino:

Gneiss

Poco più a monte di Faido, una profonda incisione dovuta all'azione erosiva del fiume Ticino permette un'accurata visione del substrato roccioso della regione. I ripidi versanti della Gola di Monte Piottino sono costituiti da una roccia cristallina grigia detta gneiss. Si tratta di una roccia molto massiccia e resistente, composta in prevalenza da quarzo, feldspato e mica. Questi minerali sono disposti in un’alternanza di bande grossolane chiare e scure definita con il termine di scistosità. Tale sottile laminazione può apparire localmente pieghettata (quasi a “zigzag”), un fenomeno dovuto alle intense deformazioni generate dalla formazione delle Alpi. 

Il particolare e spettacolare contesto geologico di questa stretta gola è stato descritto con precisione da famosi viaggiatori naturalisti della fine del Settecento tra i quali l'italiano Alessandro Volta, lo svizzero Horace-Bénédict de Saussure e il francese Déodat de Dolomieu.

Marco Antognini, collaboratore scientifico presso il Museo cantonale di storia naturale a Lugano.

Nell'immagine: il campione di gneiss pieghettato raccolto da Horace-Bénédict de Saussure nel 1783 e tuttora conservato al Museo di storia naturale di Ginevra (foto: E. Gnos). 

Vegetazione

Nelle vicinanze della gola del Piottino, il Castagno - venuto dal sud - e il Pino silvestre - venuto dal nord - si incontrano e riassumono così l’evoluzione del bosco a sud delle Alpi dopo l’ultima glaciazione.
Dalle zone calde è pure arrivato il Frassino orniello, presente a piccoli gruppi ai due imbocchi della gola, e nel contempo è rimasta, sugli speroni rocciosi della sponda destra verso il Dazio grande, la Rosa delle Alpi (nell'immagine, Rhododendrum ferrugineum, L. 1753 e Rh. hirsutum L. 1753).

Ing. Alberto Giambonini, già capo dell’Ufficio del I° circondario forestale di Faido

Castagno (Castanea sativa, Mill. 1768)

Pino silvestre (Pinus sylvestris, L. 1753)

Frassino orniello (Fraxinus ornus, L.)

Tavole: Otto Wilhelm Thomé, Flora von Deutschland Osterreich und Schweiz (1885)